L’albicocco è un albero da frutto originario della Cina, ma ormai coltivato in diverse parti del mondo. Abituata ai climi caldi, questa piana cresce sana e rigogliosa quando è esposta alla luce del sole diretta e protetta dalle correnti d’aria che mal sopporta. L’intreccio dei suoi bellissimi rami rosa e bianchi fanno dell’albicocco un albero sia a scopo fruttifero sia a scopo ornamentale.
Sebbene non richieda attenzioni particolari, l’albicocco ha bisogno di diverse potature nell’arco di un anno, al fine di svilupparsi bene e di produrre buoni frutti. È importante distinguere fra diversi tipi di interventi: quello principale che va effettuato a settembre, quando le temperature sono miti; la potatura verde, che va svolta nel periodo primaverile, e quella invernale che, come suggerisce il nome, va praticata in inverno.
Ecco quando potare l’albicocco
Il primo intervento di potatura dell’albicocco va effettuato quando l’albero ha due o tre anni e si chiama potatura di allevamento. Il suo scopo è quello di modellare la crescita dei rami a livello estetico. Soltanto in seguito, quando l’albicocco è adulto, si dovrà procedere con la classica potatura di produzione, finalizzata cioè a stimolare la produzione dei frutti.
Questo intervento va svolto ogni anno durante la fase dormiente dell’albero, fra gennaio e febbraio. Durante questa pratica vanno recisi i rami più vecchi, dall’aspetto più legnoso, con un taglio netto e obliquo. Per evitare la comparsa di infezioni o di malattie è utile applicare del mastice cicatrizzante sulla zona tagliata. Questa operazione serve a stimolate la crescita di nuovi germogli e rami.
Potatura albicocco: alcuni consigli utili
L’albicocco è un albero che si distingue per la sua abbondanza di foglie, fiori e frutti, per questa ragione è di cruciale importanza sfoltirlo durante la bella stagione eliminando le parti secche, malate o di troppo, alleggerire i rami più produttivi e permettere alla luce e all’aria di penetrare meglio all’interno della sua chioma. Quali attrezzi occorrono durante la potatura dell’albicocco?
- forbici da giardinaggio affilate e disinfettate
- seghetto
- potatore
Quando si pota l’albicocco è importante non intervenire in maniera drastica, perché questa pianta ne risentirebbe. Come prima cosa si deve avere chiaro in mente dove intervenire. Meglio diradare appena i rami, rimuovendo solo le parti secche, danneggiate e malate, e alleggerire i rami di alcuni germogli vecchi, dell’anno precedente. Oltre alle normali potature, l’albicocco va annaffiato regolarmente.
Questo albero da frutto non tollera l’umidità e i ristagni d’acqua, perciò è importante assicurarsi prima di annaffiarlo, che il terreno sia quasi asciutto. Gli esemplari giovani hanno bisogno di più irrigazioni per aiutare le radici a sviluppare bene in profondità. Poi, man mano che crescono, l’apporto idrico piò gradualmente diminuire.